Da giornate come questa si possono capire un sacco di cose. Non sono neanche le 9 e tutto è pronto, proiettore, schermi, acqua e bicchieri. Alle 9 già impazienti mi chiedono informazioni su quando si inizierà. Tutti vogliono capire cosa succederà. Gli Odontoiatri accettano l’invito degli Odontotecnici della Confartigianato a partecipare a una giornata in cui si parlerà di management, marketing, comunicazione. E di futuro. Mi chiedo: Ma sarà davvero necessario mantenere i confini tra due professioni con reciproche, continue e inevitabili connessioni? Io ho sempre risposto a questa domanda. Da anni. Da quando cercavo in tutti i modi di spiegare (a me e agli altri) che la qualità si percepisce non perché si “racconta” bene ma solamente quando esiste davvero. La comunicazione, la gestione, il marketing e la pubblicità, sono armi indispensabili, spesso importantissime nel processo di sviluppo di uno Studio o di un Laboratorio ma mai adatte a raggiungere da sole lo scopo finale e cioè l’ottenimento della fiducia da parte del Paziente. La confusione tra obiettivo di comunicazione efficace (la adesione alle proprie caratteristiche) e risultato finale (la fiducia del Paziente) è molto frequente, specialmente in Italia ed è spesso causa di insuccesso. Con grande piacere osservo che gli argomenti della giornata abbiano stimolato entrambe le categorie creando una fusione (e non confusione) tra le due professioni non poco interessante. Come si comunica la qualità, l’etica, gli sforzi e i sacrifici nell’investire tempo e risorse nella professione? Come possiamo fare per far percepire al meglio chi siamo, come e dove lavoriamo? E come dobbiamo reagire all’attuale scenario caratterizzato dai nuovi modelli (turismo Odontoiatrico, dispositivi prodotti in oriente a costi bassissimi, nuove normative in materia di pubblicità, nuovi modelli societari e associativi etc..). Risposta: Comunicando meglio. Consiglio: iniziare con la comunicazione “interna”! (quella tra Odontoiatra e Odontotecnico) , iniziando così a ritrovare i “vecchi” punti di contatto, per poi cercarne altri. E ce ne sono. Finalmente nasceranno nuovi protocolli per migliorare ancora. Il Paziente si accorgerà di tutto, credetemi, allontanerà il focus sul “prezzo basso” perché riconoscerà la passione e la professionalità di questa ricerca e Voi migliorerete questa percezione mettendo a punto finalmente nuovi modelli di comunicazione, non ispirati al guadagno finale, come la società ci sta educando a credere, ma all’ottenimento del vero e unico capitale rimasto. La fiducia tra la gente.