Tutti i media ci informano che la crisi non cessa e che all’orizzonte non ci sono grandi segnali di speranza. Mi chiedo: ma durante questi periodi ,le risorse (denaro, prodotti, idee) come si comportano? Spariscono? si nascondono sotto terra o in fondo al mare? Non ci credo. O meglio, non voglio fermarmi a questa conclusione. Non riesco a non pensare che è necessario un esame della questione. Intanto però mi ridonda questa filastrocca nella mente: Se leggo ovunque e continuamente che c’è crisi e disoccupazione , si innesca un automatismo comportamentale che è la tendenza a trattenere e non spendere. Ma se non spendo non immetto risorse nel sistema. Ecco che si genera la crisi. Non è così? E allora penso che non stiamo vivendo una crisi ma siamo dentro un cambiamento e mi assumo ogni responsabilità nel dire che stiamo vivendo all’interno di una rivoluzione sensazionale, meravigliosamente opportuna. Ciò che sta accadendo infatti non è altro che un cambiamento nel nostro modo di vivere , di gestire e comunicare la professione in modo differente. Questo va accettato. Solo così si possono sfruttare le tantissime opportunità che si stanno aprendo. Sono davvero tante le organizzazioni che sprecano energie, progetti e soldi lottando nel resistere nella speranza che tutto passi, azionando piani senza alcuna struttura coerente al cambiamento. Dobbiamo agire diversamente, andare dalla gente e parlare con loro. Basta aver paura. Basta brochure e riviste. Non invitate le persone, lasciate che loro vi seguano perché ciò che direte da domani potrete dirlo a chiunque e chiunque potrà leggerlo in quel momento. In treno, in auto. Camminando. E poi, lo ripeteranno e lo condivideranno all’istante con altri che faranno lo stesso perché le nuove regole abilitano le persone a prendere la parola. Questo è un “meccanismo” fantastico. Basterà semplicemente essere migliori. Benvenuti nel mondo dove nascono le idee e tutto si trasforma.