Sono molti gli autori che in materia di organizzazione del un team si soffermano sulla comunicazione di raccordo, tra l’esterno, il paziente , sia nuovo che esistente ,che arriva in Studio e l’organizzazione interna , la reception, la segreteria, etc. In primo luogo bisogna attivare una procedura che orienti subito il paziente sui percorsi da seguire, sia clinici (anamnesi, informazioni, professionisti) che amministrativi (appuntamenti, preventivi, pagamenti). E’ molto importante fornire informazioni sicure e precise, mai evasive o conflittuali. Quindi: agire sempre favorendo il consenso verso i protocolli proposti e alla “cultura dei servizi” cercando di utilizzare le strategie di comunicazione adatte ad “anticipare” le richieste, le attese e soprattutto i bisogni, spesso latenti, dei pazienti. L’atteggiamento nell’accoglienza deve rivolgersi prima di tutto alla persona ponendoci in quella fondamentale situazione di scambio che non farà che aiutare l’interlocutore a sentirsi a proprio agio. Ora siete pronti per iniziare a comunicare. Sicuramente l’aspetto ergonomico della segreteria o della reception sono importanti, sono la parte di comunicazione non verbale che crea il primo impatto, anche emotivo, ma attenzione a come vi ponete. Sorridere, salutare, chiamare per nome etc, sono tutte caratteristiche che fanno parte di un addestramento relazionale scontato e superficiale. Cercate di conoscere il paziente, le sue caratteristiche, le sue preferenze. Personalizzate il rapport questo la farà sentire davvero riconosciuto. Create un ambiente che comunichi davvero! Il segreto? Appassionatevi e pensate che ogni persona che viene da Voi è un dono. Semplice vero?