Efficienza=Ricchezza?

da Mag 7, 2016Blog

Grass_Lamp_3DL’economia è la scienza dei mezzi. Attraverso i suoi principi e le sue strategie, si riescono a produrre quei beni o mezzi che sono stati consumati con il loro uso. Secondo una ormai antica scuola, la politica, che è la sede delle decisioni e quindi dei fini, chiedeva alla economia i mezzi per raggiungere le une e gli altri e questa, prontamente, li forniva. Fin qui tutto chiaro. Da tempo, ma in maniera molto “virulenta” da circa 20 anni – non saprei,  forse in coincidenza con la globalizzazione dei mercati – le cose sono cambiate. Si sono esattamente invertite. L’economia diventa la scienza dei fini e non dei mezzi. Questo complica molto le cose. La politica infatti prima di prendere qualsiasi decisione deve chiedere alla finanza , alla economia. Questa, se la decisione è coerente con i principi di efficienza, consente la richiesta, altrimenti la nega. Una nuova tendenza che cambia anche la concezione di mercato. Quindi di impresa. E’ buona quando produce utili. L’efficienza di una impresa equivale quindi al volume di ricchezza (denaro) prodotta. Ma siamo sicuri che il professionista veda nell’utile l’unico suo fine? Ho dei sani dubbi al riguardo. Conosco molti imprenditori che si svegliano presto la mattina, attivano mille leve produttive ed altrettanti rapporti e, quando  la sera chiudono le porte, se c’è utile si emozionano. Non per il suo ammontare. Per la conferma delle loro idee. Che erano giuste. Se questo succederà anche domani, questi professionisti, che sono i professionisti sani, continueranno a svegliarsi ogni mattina e cercheranno di proteggere la loro idea. Più del denaro. Più di ogni altra cosa.