Già nel 1942, Lewin, psicologo e pioniere dello studio sulle relazioni , metteva in guardia sul fenomeno della troppa generalizzazione nelle teorie dei gruppi che facevano perdere il contatto con il reale. In buona sostanza il gruppo ideale esiste? Risposta: No. Nel caso dello Studio Odontoiatrico, non esistono modelli generali per organizzare il Team. Ogni gruppo deve interagire in armonia con le caratteristiche del o dei Titolari , della gestione, dei collaboratori e, principalmente del target dei pazienti. E’ vero che la storia ci dimostra che ogni “aggregazione” porta vantaggi, in senso sia sociale che aziendale, che unirsi, relazionarsi, interagire fa star meglio nel lavoro e nella vita e, inevitabilmente, crea un’impressione positiva dello “stare insieme”. Talmente positiva che si arriva alla idealizzazione del “gruppo”. Approfondendo però ci accorgiamo di una cosa: ogni persona, all’interno del Team è alla continua ricerca di un proprio ruolo, imponendo, ogni volta che può farlo , le proprie caratteristiche alla continua ricerca (anche inconscia) della propria affermazione. Usare quindi molta prudenza nella creazione e nella formazione di un Team. Prima di ogni operazione formativa e organizzativa, è necessario rilevare questa “contraddizione” nascosta che risiede appunto nella volontà di ognuno dei componenti di operare su se stesso, servendosi del gruppo. L’impostazione, se troppo superficiale o non attenta alle funzioni che il team assolve per la persona (e non viceversa) , potrebbe causare problematiche di incomunicabilità all’interno dello Studio con ovvie conseguenze sull’andamento generale.