I Pazienti sono persone come noi! Chi si occupa di comunicazione sa che le tendenze del “consumatore” cambiano e oggi con molta frequenza. Così anche alcuni Pazienti che possono apparire a prima vista traditori e infedeli, non debbono preoccupare, non hanno fatto altro che un giro per il web, tra gli amici, o tra i media. Insomma oggi la tendenza è questa. Ci piace cambiare e provare nuove esperienze. Questo spiega perché oggi si studiano e si raffinano le tecniche di fidelizzazione. Un termine che i nostri papà e le nostre mamme non hanno conosciuto (a meno che siate molto giovani!). Sapete perché? Non serviva. Oggi , invece, esiste la probabilità che i pazienti si perdano con più facilità. Niente paura. Il mio consiglio è semplice. Intanto chiedetevi il perché. So che non lo fate mai. Non datevi subito la risposta per giustificare l’”onta” ricevuta. Allora iniziamo: I prezzi troppo alti? Concorrenza? Carenza dei servizi? Poca disponibilità? Ritardi? Questo il primo esame. Chiedetevi e rispondetevi bene. Preferibilmente scrivendo tutto e creando un protocollo. Questa attenta analisi fornisce delle risposte utilissime. Credetemi. Iniziate subito dalla segreteria e dall’organizzazione. Rivedete gli orari e i tempi di attesa, sia al telefono che in studio. La gestione controllata vi fornirà i dati per riformulare il listino adeguato. Iniziate a comunicare con nuovi criteri. Il paziente che se ne va è un’opportunità molto interessante. Quale migliore segnalazione? A proposito: Richiamate personalmente il Paziente “perso” e fate due chiacchiere con lui. Avrete due opportunità. Una, la più probabile è che ritorni; l’altra, la più interessante: vi darà indirettamente un sacco di suggerimenti e consigli. Gratis.