Cartelloni con interi staff che sorridono e ci invitano in Studio per una visita gratuita, annunci radiofonici tranquillizzanti che assicurano bianche dentature in pochi istanti, network odontoiatrici e trasferte con pochi soldi ci riabilitano al sorriso. E’tutto vero, in linea con i criteri di marketing più potenti. E’ giusto? Va bene così? Non voglio pormi il problema. Seguo però molti Studi che, nonostante questo scenario, continuano a credere nella clinica e continuano a vedere il profitto come qualcosa di importante si, ma solo per perseguire un altro fine, quello della crescita e dello sviluppo della propria attività ,del proprio staff, dei propri ideali e delle loro storie. Vi stupisco: sono moltissimi. Continuo a conoscere professionisti e non cercatori di profitti, incontro luoghi di eccellenza ispirati da ideali ed entusiasmi che sono lontani dal guadagno a breve termine e secondo il mio parere, non scelgono di aprire o di continuare a investire nello Studio solamente per rispondere ai bisogni del paziente, ma per raccontarsi, per dire qualcosa di sè. La loro storia.Non bisogna allora cadere nelle “trappole” del guadagno e non bisogna soprattutto conformarsi a delle regole a volte troppo legate al risultato economico. Frequentare corsi e seminari per acquisire sempre e sempre di più solo tecnologia è importante ma bisognerebbe farlo senza dimenticare la prima regola per crescere veramente. Realizzare che i veri luoghi “generativi” sono lo Studio, gli incontri con la gente, il proprio territorio, le persone che lavorano con noi, la famiglia. E’ così che si riparte.