Lo Studio odontoiatrico come piattaforma per sviluppare valori ed etica. Non solo cure ma anche presenza sul territorio per il miglioramento della qualità della vita, questo anche in ossequio ai nuovi orientamenti del management: (“Global Empathy Index che da tre anni analizza gli investimenti per comunicare valori come inclusione, qualità delle relazioni umane, adesione alle regole di sostenibilità sociale, ecologica ed economica, mettendoli in relazione con i risultati economici “Chi ha raggiunto il vertice nel 2016, è cresciuto più del doppio rispetto agli altri” scrive la Harvard Business Review. cfr :Repubblica 05/2017). L’aspetto etico diventa dominante per il successo di una organizzazione. Così come le grandi aziende stanno facendo per orientare le persone a mangiare meglio o diventare ecofriendly e sostenibili, (vedi Barilla, Lavazza, Nestlè etc..) anche lo Studio deve impostare la propria linea di sviluppo su questi temi. Gli esperimenti che stiamo conducendo oramai da tre anni, stanno dando risultati molto entusiasmanti. Lo Studio partecipa alla vita del territorio mediante l’impegno a favore della gente. Attraverso la realizzazione di strutture a basso impatto ambientale e la organizzazione di iniziative periodiche (“Incontri Differenti”) , dall’arte alle rappresentazioni teatrali , dalla presentazione di prodotti sostenibili e biologici a dibattiti su temi legati all’ambiente e alla cultura. Assistiamo sempre più alla attivazione di strutture impersonali e “conformi” che per usufruire delle cosidette economie di scala, allineano terapie, preventivi, tempi di lavoro e comunicazione, a prescindere dal luogo di azione. Così non si fa altro che aumentare le distanze dal territorio e con esse lo spazio relazionale. Ecco che ora, in questa situazione a mio avviso troppo estrema, lo Studio odontoiatrico diventa un’agorà. Vive nella polis e con la polis. Crea spazi del pubblico. Un punto di riferimento autentico e propositivo che ha l’obiettivo di integrare il proprio “core service” con attività laterali. Anche la organizzazione interna cambia. la attività professionale viene svolta con orari più attenti alle esigenze dei dipendenti, le assunzioni sono tutte a tempo indeterminato. Insieme agli ambienti tradizionali come le sale operative e uffici, sono previsti spazi interni comuni (sale lettura, sale riunioni, palestre etc..) ed esterni (giardini e terrazze). Sostenibilità, innovazione, benessere dei dipendenti. Impegno economico? Sicuramente maggiore. Ma i risultati sono assicurati. Maggiore credibilità, e soprattutto più serenità e motivazione nel lavoro. Miglioramento della relazione sia interna che esterna. La gente (pazienti e non) apprezza molto questo approccio e questo non può che incrementare entusiasmo e autostima. Ma attenzione agli “slogan emozionali”, alle frasi “toccata e fuga” che intercettano le mappe emotive sul momento. I fruitori di queste strutture devono sentire la qualità, percepirla attraverso la costanza di una relazione diretta che non delude mai. Ripeto non delude mai.