TOCCATTE’ un gioco nato per gioco.
Ricevo da giorni chiamate di persone che hanno una enorme voglia di parlare di riflettere insieme sulla situazione che ovviamente ci ha colti di sorpresa e non ci fa organizzare perché la nostra mente non è ancora entrata nel nuovo schema che il “virus” ha disegnato. Non voglio parlare di questo ma voglio dire “enjoy your home”, ascoltiamo gli esperti e poi ricordiamo la recente frase di Papa Francesco “non sprechiamo il tempo che dobbiamo trascorrere nell’isolamento cui siamo costretti”. La tecnologia ci aiuta, ci aiuta molto e a questa dobbiamo esser grati perché se ben utilizzata e non considerata un fine, rappresenta un eccellente mezzo per avvicinarci.
Basta scaricare una semplice App,( io utilizzo Zoom ma cene sono davvero moltissime), iscriversi, accordare e inviare un link specificando l’ora.. ed eccoci dento una “Agorà” efficientissima. Qui parliamo con tutte le persone invitate per quaranta minuti. Il gioco consiste nel raccontare e raccontarsi , a turno. Ognuno di Noi dalla sua stanza di casa torna insieme ai colleghi, e, come di solito si fa nella pausa pranzo o nei momenti liberi dal lavoro, ci si racconta, si chiacchiera, si spettegola un po’; si può anche suggerire un libro o un film che ci è piaciuto , parlare di ciò che ci manca. Lo scopo è stare insieme e tenere una luce accesa. Pensate che ieri, un simpaticissimo Odontoiatra si è esibito con dei brani sul Tema Covid-19. Ha cantato e spiegato i testi di quattro brani (Virus, Giù la maschera, Quarantena e La luce arriverà). E’ stato bellissimo perché abbiamo conosciuto la parte artistica di una persona che vive lo lo Studio e lo Staff in un contesto clinico e ha reso la sua mezz’ora davvero incredibile. La profondità dei testi e le gradevoli melodie su cui si raccontavano ci ha tenuti in silenzio interessati.
Altri Studio stanno preparando il prossimo intervento. Chissà cosa racconteranno. Io faro degli interventi/lezione tanto per non perdere il filo.
Se non sprecheremo questo tempo, se gli daremo il senso che deve avere, questo episodio ci permetterà di conoscerci capendo finalmente chi davvero siamo, senza filtri sociali.
Questa esperienza terribile ci cambierà, saremo diversi, meno fragili, più veri e consapevoli dell’importanza dell’altro.
L’idea è piaciuta molto.