La visita odontoiatrica può trasformarsi in un’ottima opportunità per ampliare i servizi ai Pazienti, ma questo lo sapete già. Non sono un odontoiatra. Ho solamente piacere di riflettere con voi sul contenuto di un articolo apparso qualche giorno in una news di un sito specializzato. Il tema era quello della notevole disinformazione sul diabete da parte delle persone comuni. E’ tanta la gente che non si sottopone a controlli glicemici e quindi non è consapevole della patologia. I dati statistici si riferiscono agli Stati Uniti ma credo che l’analisi si adegui anche alla nostra realtà. A questo punto vi chiedo di riflettere su quanto ci viene riferito proseguendo la lettura:” “Dato che ogni anno molti americani vanno dal dentista ma non dal medico di famiglia, l’ambulatorio odontoiatrico potrebbe rivelarsi il luogo più opportuno per lo screening del diabete e per la verifica del controllo metabolico nei malati a rischio» spiega Shiela Strauss, professore associato di infermieristica al New York University Colleges of Nursing and Dentistry nonché coordinatrice di uno studio pubblicato sull’American Journal of Public Health,”. Si potrebbe organizzare un protocollo all’interno dello Studio Odontoiatrico? E se sì: Come? «Tutte le persone a rischio di diabete di almeno 45 anni di età nelle quali la malattia non è stata diagnosticata potrebbero giovarsi dello screening fatto dal dentista sul sangue gengivale del diabete» ribadisce l’autrice dell’articolo. Dal mio punto di vista, che, ripeto, non è quello di un clinico, si aggiungerebbe un servizio molto importante e molto equilibrato: Il paziente usufruirebbe di un controllo sfruttando la visita odontoiatrica e lo studio, ampliando la sua gamma di servizi, potenzierebbe ulteriormente la sua utilità in sanità pubblica migliorando lo stato di salute della popolazione. Che ne dite. Proviamo ad approfondire?